Cos’è l’accettazione tacita di eredità e quando è opportuno che essa venga effettuata? Di seguito troverete risposte esaustive a questi quesiti e alcune nozioni relative la trascrizione dell’eredità.
Accettazione tacita di eredità, cos’è
L’accettazione tacita dell’eredità avviene in presenza di un lascito ereditario. A norma di legge esistono diverse procedure attuabili, tra le quali oltre l’accettazione tacita vi è anche l’accettazione espressa. Questo tipo di accettazione prevede la dichiarazione espressa da parte di una persona, con l’ausilio di scrittura privata o pubblica registrata, per assumere il ruolo di erede beneficiario di tutti i beni mobili ed immobili. Per l’accettazione tacita dell’eredità basterà esprimere la volontà di entrare nell’asse di successione ereditario. In caso di accettazione tacita di eredità si dovrà necessariamente essere dotati del pieno diritto di esercitare questa opzione: si renderà tuttavia necessario compiere un atto che indichi di fatto l’interesse del soggetto rivolto all’eredità.
Come fare accettazione tacita di eredità
L’atto di accettazione tacita di eredità non è obbligatorio. A tal proposito è bene precisare che questa condizione andrà ad attivarsi solamente in presenza di un comportamento specifico che dimostri l’interesse dell’erede nei confronti del patrimonio del defunto. In tal caso l’ordinamento non prevede degli adempimenti o delle procedure specifiche, ma sarà possibile esercitare alcune funzioni al fine di far scattare in automatico la successione ereditaria del beneficiario. Anche con l’accettazione tacita, sei si intende far valere il proprio diritto all’eredità sarà necessario redigere un apposito documento di successione, rispettando il termine previsto dal nostro ordinamento per l’accettazione dell’eredità. E’ bene precisare che le tempistiche prevedono un periodo massimo di 12 mesi entro il quale si dovrà inoltrare una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, al fine di regolarizzare la propria posizione di erede. L’accettazione tacita di eredità non è più valida dopo 10 anni, ad eccezione che per i parenti prossimi del defunto, tra i quali vi sono il coniuge ed i figli, qualora il patrimonio risulti inferiore a 100.000 Euro, escludendo i beni immobili.