Quanto costa mettere in regola una colf? Mettere in regola una colf o una badante è l’unica soluzione per evitare le sanzioni previste per il lavoro nero. Ecco di seguito alcune indicazioni relative al contratto di collaboratrice domestica a ore con riferimento alle guida Inps sugli adempimenti da seguire.
Mettere in regola una signora delle pulizie nel 2020
Per mettere in regola una signora delle pulizie, nel 2020 esistono differenti soluzioni. L’opzione che potremmo definire meno dispendiosa per il datore di lavoro è quella di ricorrere al Libretto di Famiglia Inps. In particolari circostanze è invece necessario effettuare un vero e proprio contratto di lavoro domestico a ore. L’assunzione di una badante convivente o di una signora delle pulizie è obbligatoria. In mancanza di regolarizzazione il nostro ordinamento prevede sanzioni particolarmente severe. Per mettere in regola la propria collaboratrice domestica, le regole ci vengono fornire dall’Inps, in relazione alle diverse nazionalità della persona da regolarizzare.
Come regolarizzare una badante senza permesso di soggiorno
Come regolarizzare una badante senza permesso di soggiorno? Ogni hanno i numeri dei lavoratori extracomunitari nel nostro Paese vengono programmati con il Decreto Flussi. Il datore di lavoro che vuole regolarizzare una badante o una collaboratrice domestica extracomunitaria non ancora residente nel nostro Paese, deve attendere la pubblicazione del Decreto Flussi dell’anno in corso.
Regolarizzazione di un lavoratore italiano o comunitario
Per l’assunzione di una badante o collaboratrice domestica di nazionalità italiana o di un Paese comunitario, è possibile procedere subito con la regolarizzazione. Il datore di lavoro deve preventivamente concordare con il lavoratore, orario di lavoro, ferie e retribuzione. Quanto prende una colf in regola? Per assunzione con libretto i titoli di pagamento uninominale di 10 Euro, possono essere utilizzati per il pagamento di un prestazione non superiore ad un’ora. Un lavoratore può essere assunto anche senza essere iscritto nelle relative liste di collocamento. In ogni caso il lavoratore dovrà ovviamente essere in possesso di codice fiscale, di un documento di identità e ancora di una tessera sanitaria aggiornata e rilasciata dall’Asl. Nel caso di assunzione di lavoratore minorenne, saranno necessari per la regolarizzazione il certificato di idoneità al lavoro e la dichiarazione dei genitori.