Come calcolare l’assegno di mantenimento a seguito di separazione dei coniugi e a chi rivolgersi per effettuare il calcolo corretto? Nuovi Avvocati è lo studio professionale al quale affidarsi e dal quale farsi supportare in caso di separazione o divorzio, per ottenere un congruo assegno di mantenimento.
Assegno di mantenimento
L’assegno di mantenimento viene calcolato considerando il reddito complessivo della famiglia: lo scopo di questo assegno è quello di assicurare al coniuge più debole e ai figli della coppia, una tutela economica, eliminando gli squilibri reddituali che potranno incidere sul tenore di vita al momento dell’estinzione del rapporto coniugale. L’entità di un assegno di mantenimento sarà determinata sulla base di un criterio specifico: si terrà conto delle condizioni, dei redditi e del contributo economico dato da entrambi i coniugi alla conduzione famigliare e alla formazione del patrimonio personale e comune.
Come calcolare l’assegno di mantenimento figli?
I calcoli per gli assegni famigliari e di mantenimento dei figli vengono operati considerando i redditi percepiti da ciascuno dei coniugi (comprese eventuali rendite finanziarie percepite dagli stessi), il valore delle proprietà immobiliari, compresa la relativa assegnazione della casa coniugale, la quale dovrà essere esclusa dai redditi dell’obbligato e conseguentemente attribuita ai redditi del beneficiario. Infine per effettuare il calcolo andranno considerati i numeri dei figli a carico e conviventi.
Assegno mantenimento figli: cenni giurisprudenziali
In riferimento al calcolo dell’assegno per il mantenimento dei figli di genitori separati, è importante citare alcuni significativi aspetti giurisprudenziali: la Suprema Corte di Cassazione, con Sentenza 11504/2017 ha eccepito il principio consolidato secondo il quale l’assegno di mantenimento dell’ex coniuge deve essere calcolato considerando il tenore di vita in costanza di matrimonio. Con la Sentenza di Cassazione è stato dunque abbandonato il parametro di riferimento del tenore di vita ai fini del calcolo dell’assegno di mantenimento dell’ex coniuge, segnando così un punto di svolta significativo. Dopo il provvedimento della Suprema Corte, a contare sarà semplicemente il criterio dell’indipendenza o dell’autosufficienza economica e non più il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio. Il consolidato orientamento del tenore di vita per la determinazione dell’assegno famigliare è stato dunque definitivamente superato.