Ricevere in eredità una casa significa entrare in possesso di un bene di gran valore. Esistono comunque delle situazioni in cui vendere un immobile ereditato si rivela essere la scelta più pratica. Ma si tratta di un processo così semplice e lineare? Come bisogna comportarsi?
Cosa fare in caso di eredità
Cosa fare dunque in caso di eredità? Innanzitutto il primo passo è quello di presentare una dichiarazione di successione, finalizzata a notificare il trasferimento del bene al ricevente per fini fiscali. Tutto ciò deve avvenire entro un anno dalla morte del defunto. In questo modo la dichiarazione di successione consente di definire l’importo delle tasse sull’eredità; si tratta di un punto fondamentale dal momento che non è possibile vendere alcun bene se le relative imposte non sono state pagate. La tassa di successione presenta comunque un importo variabile in base al grado di parentela dell’ereditiere in relazione al defunto.
- 4% sul valore catastale con applicazione della franchigia per figli e coniuge;
- 6% sul valore catastale con applicazione della franchigia per fratelli e sorelle;
- 6% sul valore catastale senza applicazione della franchigia per cugini di primo grado, zii, nipoti, suoceri e cognati;
- 8% sul valore catastale senza applicazione della franchigia per tutti gli altri soggetti. Appartengono a questa categoria anche i conviventi.
Accettazione e trascrizione dell’eredità
Cosa bisogna fare dunque dopo aver presentato la dichiarazione di successione? Bisogna presentare l’accettazione dell’eredità e la trascrizione dell’accettazione dell’eredità. In particolar modo nel primo caso, occorre effettuare una distinzione tra accettazione espressa e accettazione tacita. Si parla di accettazione espressa quando l’erede presenta una dichiarazione formale a un Pubblico Ufficiale o prepara una scrittura privata autenticata, mentre si parla di accettazione tacita quando l’erede non sottoscrive alcun atto formale, ma si comporta a tutti gli effetti dando prova di aver accettato i beni ereditati.
La trascrizione dell’accettazione dell’eredità certifica che la proprietà è passata al defunto che intende vendere l’immobile; affinché ciò sia possibile occorrono il certificato di morte del benefattore e l’atto di successione.